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Auto Ambulanze al Terzo settore domanda di contributo per l’anno 2021

Auto Ambulanze al Terzo settore

C’è tempo fino al 31 gennaio 2022 per presentare richiesta per l’acquisto anche di autoveicoli per attività sanitarie, di beni strumentali e di beni da donare a strutture sanitarie pubbliche utilizzati direttamente ed esclusivamente per attività di interesse generale.

Sono state pubblicate le linee guida per la presentazione delle domande (annualità 2021) per l’erogazione di contributi per l’acquisto di autoambulanze, autoveicoli per attività sanitarie, di beni strumentali e di beni da donare a strutture sanitarie pubbliche utilizzati direttamente ed esclusivamente per attività di interesse generale ai sensi dell’articolo 76 del Decreto legislativo 3 luglio 2017 n. 117, del D.M. 16 novembre 2017.

Domanda di contributo per l’anno 2021

Possono presentare la domanda per l’attribuzione dei contributi:

  • le organizzazioni di volontariato per acquisto di autoambulanze, autoveicoli per attività sanitarie e di beni strumentali;
  • le fondazioni e le organizzazioni di volontariato per la donazione di beni da donare a strutture sanitarie pubbliche.

La domanda di contributo e la documentazione relativa agli acquisti dei beni effettuati nell’anno 2021 vanno trasmesse al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali – Direzione Generale del Terzo Settore e della responsabilità sociale delle imprese – Divisione III – via Flavia, 6 – 00187 Roma, mediante spedizione con raccomandata A/R (farà fede la data di invio della domanda), o tramite PEC, all’indirizzo DGTerzosettore.div3@pec.lavoro.gov.it con medesima dicitura nell’oggetto – a pena di esclusione dal contributo – entro il 31 gennaio 2022 in un unico plico riportante all’esterno la  dicitura: “Domanda di contributo annuale D.M. 16 novembre 2017 – Anno 2021“.

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Articoli

legge 1441 sui defibrillatori

La proposta di legge 1441 sui defibrillatori è stata approvata oggi definitivamente dalla Commissione Affari Sociali della Camera e diventa legge dello Stato a conclusione di un iter che ha visto una prima approvazione alla Camera nel luglio 2019 cui è seguito l’ok del Senato nel maggio del 2021. La legge prevede novità rilevanti finalizzate a rafforzare il primo soccorso in caso di arresto cardiaco come l’obbligo dell’introduzione a scuola dell’insegnamento delle manovre di rianimazione cardiopolmonare, l’obbligo per le società sportive professionistiche e dilettantistiche di dotarsi di defibrillatori automatici esterni (DAE), uno stanziamento di 10 milioni di euro per la diffusione nei prossimi cinque anni dei (DAE) in luoghi molto frequentati come aeroporti, stazioni ferroviarie, porti, scuole e università e sui mezzi di trasporto (aerei, treni, navi).
Andrea Scapigliati, presidente e membro del consiglio direttivo di IRC, Italian Resuscitation Council, società scientifica senza scopo di lucro, riconosciuta dal Ministero della Salute, che unisce medici e infermieri esperti in rianimazione cardiopolmonare e che ha contribuito alla definizione dei contenuti della legge grazie alle audizioni in Commissione Affari Sociali della Camera osserva: “La nuova legge sui DAE rappresenta una tutela per la vita e la salute delle persone perché introduce elementi che migliorano il primo soccorso in caso di arresto cardiaco. E’ importante che si arrivi a un’applicazione rapida ed efficace del testo di legge attraverso, per esempio, l’introduzione di criteri uniformi per la diffusione dei DAE nei luoghi pubblici e negli impianti sportivi, la creazione di una mappa nazionale geolocalizzata dei DAE che permetta di individuarli rapidamente grazie alle applicazioni per cellulari e l’avvio della formazione a scuola. E’ obiettivo di IRC continuare a collaborare con le istituzioni per la sensibilizzazione e la formazione dei cittadini sul primo soccorso”.
In Europa si verificano ogni anno circa 400.000 arresti cardiaci (60.000 in Italia) e si stima che solo nel 58% dei casi chi assiste intervenga con le manovra salvavita (massaggio cardiaco, ventilazioni) e nel 28% dei casi con il defibrillatore. La percentuale di sopravvivenza è dell’8%1.
Le misure previste dalla nuova legge si propongono pertanto di coinvolgere maggiormente i cittadini nel primo soccorso e di dare loro gli strumenti per farlo: oltre ai 10 milioni di euro per l’installazione dei DAE in luoghi pubblici molto frequentati, all’obbligo di insegnamento a scuola delle manovre di primo soccorso e all’obbligo per le società sportive di dotarsi di defibrillatore, è previsto per esempio l’obbligo per il 118 di fornire ai cittadini le istruzioni telefoniche per riconoscere l’arresto cardiaco, per fare il massaggio cardiaco e per utilizzare il DAE e l’introduzione di applicazioni per la geolocalizzazione dei DAE. La legge inoltre stabilisce che, in assenza di personale sanitario o di personale non sanitario, ma formato sul primo soccorso, anche i cittadini comuni, che non hanno ricevuto una formazione specifica, siano autorizzati a utilizzare i DAE.
Molte di queste innovazioni sono presenti anche nelle nuove linee guida europee sul primo soccorso recentemente aggiornate e pubblicate da European Resuscitation Council (ERC), di cui IRC è parte, sulla base delle raccomandazioni di International Liaison Committee on Resuscitation (ILCOR). IRC sta curando la traduzione in italiano del documento. La nuova legge colloca pertanto l’Italia all’avanguardia sul piano della riforma del primo soccorso.